mercoledì 19 marzo 2014

Un altro esperimento di scienze

L’esperimento della candela

Ciao, siamo Elena e Anastasia e, con la nostra classe, siamo andati al laboratorio di scienze e abbiamo fatto un esperimento, producendo noi un gas, l’anidride carbonica e vedendo che effetto ha sulla combustione. Abbiamo così spento una candela senza soffiare.
Come già sappiamo per la combustione ci serve un combustibile, una sostanza che brucia e un comburente, l’ossigeno che alimenta la fiamma.
Allora noi abbiamo pensato che se una fiamma sta a contatto con l’anidride carbonica si spegne.
Allora abbiamo sperimentato. Abbiamo messo in una bottiglietta di vetro aceto e bicarbonato di sodio e si è formata l’anidride carbonica. Con il bicarbonato è successa come un esplosione, l’effervescenza ha prodotto anidride carbonica ed è uscito fuori un po’ del composto. Abbiamo acceso una candela e l’abbiamo avvicinata alla bottiglietta di vetro con l’anidride carbonica e si è spenta. L’esperimento ha funzionato!
Inoltre abbiamo capito che noi emettiamo anidride carbonica anche quando soffiamo ed è per questo che la candela si spegne. Abbiamo fatto anche un piccolo video


Un esperimento di scienze

Giada e Caty raccontano un esperimento che abbiamo eseguito sulla contrazione ed espansione dei gas.


Nel laboratorio di scienze abbiamo osservato il fenomeno di contrazione ed espansione dei gas a causa dell’aumento della temperatura, attraverso un esperimento.
Abbiamo preso due bottiglie di vetro, la prima bottiglia l’abbiamo messa in un recipiente con del ghiaccio per avere all’interno aria fredda e la seconda l’abbiamo riempita con dell'acqua  bollente per avere all’interno aria calda.

Poi abbiamo tirato fuori le bottiglie dai recipienti e vi abbiamo inserito i palloncini. Abbiamo osservato che il palloncino della bottiglia contenente aria calda si è gonfiato verso l'esterno ed è il fenomeno dell'espansione dei gas, mentre l'altro si è gonfiato all’interno della bottiglia perché c’è la contrazione del gas all’interno che attira l’aria dall’esterno.  Ecco le foto dell’esperimento: